INCUBO A SEIMILA METRI
di Richard Matheson

Edizione: Fanucci Editore
Prezzo: 14.00 €

Se vi chiedessero di nominare il primo scrittore Horror che vi passa per la testa, cosa rispondereste? Probabilmente molti di voi nominerebbero Stephen King, indubbio maestro del genere horror attuale.
E se provassimo a rivolgere questa domanda a lui? Ci risponderebbe: “Richard Matheson”.
E’ proprio di King l’introduzione a questo libro, “incubo a seimila metri”, una raccolta delle migliori novelle scritte da Matheson. King definisce l’autore un po’ come il suo padre ispiratore, come uno scrittore che, attorno agli anni ’50, ha rinnovato completamente il genere horror che languiva in una calma piatta. Ed è facile capire come.
Provate ad immaginare una tipica ambientazione in cui potrebbe svolgersi un racconto horror/tensione. Una casa indemoniata? Una foresta lugubre? Dimenticatele… gli ambienti sono calme e tranquille casette di città e pittoreschi alberghi che di strano proprio non hanno nulla.
Ora pensate ai possibili protagonisti. Vampiri? Cavalieri senza testa? Zombie? Dimenticate pure questi. I protagonisti per Matheson sono personaggi comuni, che potremmo benissimo incontrare al supermercato intenti a fare la spesa, o in piazza, durante una passeggiata.
E qui troviamo la ragione del successo di Matheson. La sua abilità sta nel piazzare all’interno di contesti assolutamente normali situazioni paranormali, o di terrorizzante follia umana.
Ci troveremo a leggere brevi racconti che colpiscono per la loro credibilità, specialmente nella fase iniziale, e che fanno squillare i nostri campanelli d’allarme per tutto lo svolgimento, tenendoci in tensione come corde di violino; in conclusione, nel giro di pochissime righe, o addirittura parole, ci viene svelato il tassello che fa scattare un meccanismo dentro di noi, che d’improvviso ci svela il motivo della tensione provata durante la lettura del racconto. Questo tassello può lasciarci a bocca aperta, dando sfogo alla tensione accumulata precedentemente tutta in un colpo, facendoci provare un brivido al pensiero di ciò che è accaduto. Ma questa tensione avrà una particolarità… già, perché dopo un poco tornerà, appena il vostro pensiero si rivolgerà a ciò che avete appena finito di leggere.
Questo perché non abbiamo davanti fenomeni particolarmente inspiegabili od anormali.
E’ proprio la realtà di tutti i giorni che racchiude le minacce più terrificanti, rilevando paurosi pericoli dentro un televisore od un quadro.
Se provate paura leggendo un libro di vampiri, questa rimarrà circoscritta al libro stesso, perché difficilmente avrete spunto di tornare a pensare ad un vampiro, nella vita di tutti i giorni.
Invece è sicuro che dopo aver letto queste novelle, per i primi tempi, sentire squillare il telefono non sarà più la stessa cosa.

Dal punto di vista tecnico ci troviamo di fronte a dei racconti ben realizzati e bilanciati, anche se alcuni procedono un po’ troppo lentamente. Nel complesso, è un libro che vale la pena di leggere, dato che può regalare parecchie ore di brivido e tensione.

Sarebbe interessante concludere con alcune parole che Stephen King ha dedicato all’autore ed a questo libro: “State attenti: siete nelle mani di uno scrittore che non chiede pietà e non ne concede. Vi spremerà fino all’osso, e quando chiuderete questo libro vi lascerò con il più grande regalo che uno scrittore possa offrirvi: il desiderio di leggerlo ancora”.

Recensione ad opera del vostro Cik