I ricercatori che stanno lavorando sui nastri Raudive sono stati aiutati dal cane Rufus. Rufus è in grado di udire voci, che sono fuori delle facoltà perceftive dei ricercatori, e abbaia per attirare la loro attenzione su di esse.

Alcune delle false fotografie di spiriti scattate da Ada Emma Deane. In realtà queste fotografie raffiguravano atleti vivi e vegeti, ed erano state sottratte dagli archivi di una grande agenzia giornalistica dove la donna faceva le pulizie.

Questa fotografia ai raggi infrarossi, fu scattata nel 1953 durante una seduta spiritica in Pennsylvania (U.S.A.), rappresenterebbe uno spirito guida chiamato Silver Belle. Questo spirito si materializzò mentre il medium sedeva in una cabina. (Le pellicole sensibili all'infrarosso sono usate perché rivelano i calore, non la luce, e perché possono essere usate nell'oscurità).

Ted Serios, il fotografo americano del pensiero, mentre dimostra la sua particolarissima tecnica, che consiste nel fare smorfie davanti alla macchina fotografica nel momento in cui fotografa un pensiero.


L'Acchiappafantasmi

A partire dalla fine del secolo scorso, molte persone cercano di dimostrare che i fantasmi esistono, catturandoli con fotografie o registrandone la voce su nastro. Ci sono stati però tanti falsi che anche le poche prove forse genuine sono considerate con sospetto dagli esperti.
I fantasmi non sembrano disposti a farsi catturare dalle apparecchiature elettroniche: in molti casi le telecamere e i registratori sistemati in case "infestate" si sono misteriosamente guastati nel momento cruciale.

I nastri Raudive

La prova più recente che le voci dei fantasmi possono essere registrate è quella raccolta dallo psicologo lèttone Konstantin Raudive. Durante un certo numero di anni, fino alla sua morte avvenuta nel 1974, egli raccolse su nastro più di 100.000 messaggi che, secondo lui, provenivano dal mondo degli spiriti. In una registrazione della durata di 18 minuti si poterono contare ben 200 voci, 27 delle quali erano chiaramente udibili. Gli spiriti di Raudive parlavano sempre in molte lingue, qualche volta in lingue diverse nel corso di una stessa frase. Spesso i messaggi erano difficili da interpretare, ma gli spiriti erano sempre ansiosi di sottolineare che il mondo degli spiriti esisteva. Qualche volta si potevano udire le voci di personaggi famosi: Stalin si lamentava... del caldo che faceva nei mondo degli spiriti!
Un ricercatore inglese, David Ellis, ritiene che le voci siano causate da interferenze con vicine stazioni radio. Raudive, però, registrò le voci in diversi modi per evitare questa accusa e le sue registrazioni furono esaminate da numerosi ricercatori, che si convinsero che le voci non provenivano da una fonte normale.

Fotografie

La maggior parte delle "fotografie di fantasmi" non falsificate sono state scattate da fotografi che ignoravano la presenza di qualcosa di strano sulla pellicola finché essa non veniva sviluppata. Nel 1891, una certa Sybell Corbett fotografò la biblioteca di Combermere Abbey, la dimora di Lord Combermere, morto qualche giorno prima. Quando la fotografia fu sviluppata, si vide chiaramente la figura un po' confusa di un uomo senza gambe seduto sulla sedia preferita da Lord Combermere. Molti restarono convinti che si trattasse proprio del suo fantasma. Altri fecero notare che, dal momento che la lastra era rimasta esposta per un'ora (e in assenza della Corbett), una persona avrebbe avuto tutto il tempo di entrare, di sedersi per pochi secondi e poi di andarsene. In quel caso il risultato sarebbe stato una sagoma un po' confusa come quella della foto.
La facilità di truccare la macchina fotografica e la pellicola è all'origine di molti falsi. Alcuni hanno fatto ancora di più. Negli anni Venti, una donna delle pulizie, Ada Emma Deane, esibì molte foto che dichiarò di soldati morti; sosteneva che le foto erano state scattate presso un monumento ai Caduti, a Londra. Molte delle famiglie dei caduti credettero che si trattasse veramente di foto dei loro cari. Alla fine una agenzia di stampa annunciò che la signora Deane aveva usato fotografie di atleti viventi prese dal suo archivio. La donna aveva ritagliato le facce, ci aveva incollato intorno della bambagia e le aveva poi fotografare, ottendo l'effetto di volti che guardavano giù dalle nuvole.

Pensografia (fotografia del pensiero)

Alcuni ricercatori ritengono che sia possibile "pensare" un'immagine e fissarla su un pezzo di pellicola. Un americano, Ted Serios, ha prodotto molte pensografie negli anni Sessanta. Si metteva a fissare la macchina fotografica; poi, concentrandosi al massimo, cercava di proiettare immagini sulla pellicola. Per produrre le sue pensografie, Serios usava spesso un tubo di cartone che teneva davanti alla macchina fotografica e in cui guardava. Alcuni lo accusarono di nascondere nel tubo piccolissime diapositive che venivano poi fotografate. Uno studioso che si occupò del caso accertò comunque che Serios produceva immagini anche senza l'uso del tubo e che quest'ultimo veniva sempre controllato prima di ogni esperimento. Secondo certi studiosi, le fotografie di fantasmi apparentemente genuine sono solo pensografie proiettate inconsciamente da qualcuno dotato di poteri paranormali.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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