Q*Bert
Piattaforma: NES
Genere: Rompicapo
Software house: Gottlieb
Anno di uscita: 1982 Arcade, 1989 NES
Lingua: Inglese
Breve descrizione/Recensione
Q*bert è un videogioco arcade del 1982 della Gottlieb, creato da Warren Davis. Il protagonista del gioco è Q*bert, una delle icone dell'Età dell'oro dei giochi arcade ed una delle più bizzarre. Il personaggio è una palla di pelo arancione con due occhi, due piedi ed un prominente naso tubolare.
Ideato con una strizzata d'occhio a Escher, il campo di gioco di Q*bert è una proiezione isometrica di una struttura piramidale di cubi dalle facce di tre colori. Lo scopo nella vita di Q è di saltare da un cubo all'altro per rendere ciascuna faccia di uno specifico colore (ad esempio, da blu a giallo). Nei primi livelli, questo è semplice come saltare sulla faccia, ma con il progredire della difficoltà il compito diventa più complicato: bisogna saltare sul cubo due volte, oppure saltando su un cubo ricolorato il colore torna quello sbagliato, e così via. Nella macchina arcade originale, se Q*bert salta nel vuoto sui lati della piramide, veniva emesso un rumoroso plonk generato meccanicamente a livello del terreno.
A rendere il compito più difficile c'è un assortimento di strani nemici che minacciano o intralciano le mosse di Q*bert. Il serpente Coily appare in cima allo schermo all'interno di una palla viola, che rimbalza verso il basso dello schermo. Quando raggiunge la fila di cubi più bassa, il serpente salta fuori e comincia ad inseguire il nostro piccolo amico arancione saltando di cubo in cubo. Inoltre appaiono delle palle rosse che cadono sulla piramide, che, se incontrano Q*bert durante la discesa, fanno perdere una vita.
Altre minacce provengono da Ugg e Wrongway, due gremlin viola che rimbalzano lungo i lati dei cubi. Oltre a tutto ciò Q deve vedersela con Slick e Sam, due ananas verdi malfattori che fanno tornare i cubi al colore originale al loro passaggio.
Oltre a qualche salto strategico, l'unica difesa di Q*bert sono i dischi rotanti ai lati della piramide e le palle verdi che rimbalzano sui quadrati. I dischi forniscono una via di fuga rapida, riportando Q in cima alla piramide mentre Coily muore nel tentativo di inseguirlo. Le palle verdi congelano il tempo, dando a Q*bert la possibilità di correre liberamente per la piramide per un certo periodo di tempo.
La semplicità del metodo di gioco a singolo giocatore e dei controlli (un joystick e nessun bottone) fece di Q*bert un successo tra i giochi per tutte le età. Un cartone animato collegato al personaggio debuttò sul programma Saturday Supercade della rete statunitense CBS con il personaggio originale dotato di braccia, bocca e del tipico giubbino da High School. Nel programma apparivano anche tutti gli amici ed i nemici di Q*bert oltre a qualche personaggio originale mai apparso nel gioco. Il nome del segmento in Saturday Supercade era Q-Burg. Una curiosità sul cartone animato è che era la sola parte di tutto il programma che usasse gli effetti sonori originali del gioco. La simpatica, ma maleducata star (che emetteva un poco intellegibile “@!#?@!” ad ogni vita persa) fu un soggetto preferito per il mondo del merchandising, presto i negozi si riempirono di pupazzi di Q*bert, cestini per la merenda, sacchi a pelo e altro. Furono creati anche un gioco da tavolo ed un gioco di carte.
(Da wikipedia)
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